La quantità di mercurio emessa dalle centrali Geotermoelettriche dell’Amiata è pari al 42,5% (cioè circa la metà) delle emissioni di mercurio di tutto il comparto industriale italiano, e il 2,1% di tutto il comparto industriale europeo. Una quantità esorbitante!
In questo video l'intervento del prof. Andrea Borgia
(University di Milano, Open University M. Keynes, UK, global Research Council
proprio in geotermia), al convegno del 4 febbraio 2017 ad Abbadia San Salvatore "Dall'Amiata alla valle del Tevere. Ancora geotermia industriale o un altro sviluppo è possibile?"
I dati di mercurio emesso in atmosfera sono impressionanti:
“È possibile fare un calcolo approssimativo
del mercurio emesso –questa quantità è sottostimata
in quanto non vengono considerate le emissioni durante i fuori servizio degli impianti– in base ai
dati disponibili”, osserva il geologo
Andrea Borgia, attento studioso della geotermia amiatina.
“Secondo i dati Enel nel 1996 le emissioni di mercurio erano pari a 2611
kg/anno.
Nella DGR Regione Toscana, la n. 344, si ricava che le centrali di
Piancastagnaio emettono mercurio nella quantità di:
- 1969 kg/anno nel 2000;
- 749 kg/anno nel 2003;
- 914 kg/anno nel 2005;
- 740 kg/anno nel 2007;
- 248 kg/anno nel 2013.
Il totale
emesso negli anni 1969-1999 è di 37,894 tonnellate/anno, a cui si aggiungono le
emissioni dal 2000 al 2016, per un totale di 52,559 tonnellate.
Questa quantità
di Mercurio immessa nell'ambiente è esorbitante”.
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