Mercurio,
un problema emergente dell’Italia centrale.
Intervento del sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, al Convegno di Abbadia San Salvatore del 4 febbraio 2017: "Dall'Amiata alla valle del Tevere. Ancora geotermia industriale o un altro sviluppo è possibile?" .
Il sindaco Germani, dopo aver ricordato che la seconda
ordinanza che ha dovuto fare come sindaco è stata quella di impedire la pesca
nel fiume Paglia a causa dell’inquinamento presente, ha sottolineato l’importanza
del “Piano d’indagine nelle aste fluviali del F. Paglia e del F. Tevere per la
verifica dello stato di contaminazione da mercurio” elaborato dalle Arpa delle
tre regioni coinvolte (Toscana, Umbria e Lazio), per poter conoscere in maniera
completa ed approfondita il problema: “Per
tanto tempo ci hanno detto che erano le miniere dell’Amiata che inquinavano il
fiume di mercurio, si sono spesi tanti soldi per bonificare le miniere, la cui
bonifica è a buon punto, ora non vorremmo che aver speso tanti soldi per
bonificare le miniere e poi scopriamo che l’inquinamento arriva da un’altra
parte”.
Quindi, ha ribadito ancora una volta il suo no alla
geotermia: “Perché vogliamo uno sviluppo diverso, i nostri territori non hanno
questa vocazione. Nello sviluppo che vogliamo per i nostri territori non ci può
essere spazio per l’energia geotermica che riteniamo, non sia il sistema
migliore, oramai, nel 2017, come tecnologia per produrre energia. Noi stiamo
ostacolando con tutte le nostre forze la realizzazione di questi impianti
geotermici sul nostro territorio. Noi abbiamo scelto un altro tipo di sviluppo
che guarda ai beni culturali, all’ambiente, al turismo. È complicato perché in
mezzo ci sono risorse economiche importanti, ci sono economie che si sono
mosse. Però credo che il numero, e la concretezza, di questa nuova classe di
sindaci, di tutte le estrazioni politiche, sia un dato importante, perché si
rendono conto che lo sviluppo dei nostri territori deve andare verso un’altra
direzione. Finalmente riusciamo a mettere insieme le tre regioni ed un grosso
lavoro lo stanno facendo anche le associazioni presenti sul territorio per un
altro tipo di sviluppo”.
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